Aumentare la produzione e l’autonomia energetica attraverso l’incremento delle fonti rinnovabili, salvaguardando territorio, agricoltura e contenendo i costi.
Questi gli obiettivi del Progetto di Legge (PdL) approvato il 15 aprile 2025 dalla Giunta regionale lombarda che individua le aree idonee per l’istallazione di impianti fotovoltaici e agri voltaici e che ora andrà in aula per la definitiva approvazione. Nell’ambito del processo di decarbonizzazione le direttive europee, e quindi la normativa italiana, prevedono un forte incremento della produzione da fonte rinnovabile con obiettivi da raggiungere entro il 2030. Tale incremento in Lombardia sarà difatti raggiunto sviluppando soprattutto gli impianti fotovoltaici e agri voltaici.
La norma italiana prevede delle fasce in cui insistono procedure semplificate per la loro installazione, a queste zone con la norma regionale si applicano il disciplinare italiano con qualche comma definito a livello lombardo.
“Regione Lombardia - annuncia l’assessore a Enti locali e Risorse energetiche della Regione Lombardia, Massimo Sertori - ha definito nuovi scenari di sviluppo per le aree idonee destinate all’installazione di impianti a fonti rinnovabili, in particolare il fotovoltaico, con l'obiettivo di raggiungere 12 GW di potenza installata entro il 2030”.
Il passaggio dal prezzo unico nazionale (PUN) al prezzo zonale, avvenuto il 1° gennaio 2025, ha reso ancora più urgente l’incremento di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Regione Lombardia, in attuazione del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), ha mappato il territorio e individuato le zone ove è possibile installare impianti a fonte rinnovabile, contemperando la necessità di raggiungere gli obiettivi di nuova potenza installata minimizzando gli impatti sull'ambiente, sul territorio, sul patrimonio culturale, sul paesaggio e soprattutto sul suolo agricolo, quest’ultimo fortemente impattato dallo scenario che vede il fotovoltaico come la tecnologia più facilmente percorribile per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione.
La mappatura ha permesso di operare una ripartizione provinciale dell’obiettivo regionale prevedendo una distribuzione equilibrata dell’obiettivo di potenza in suddette aree, tenendo conto di fattori di natura economica, sociale e territoriale.
Il raggiungimento dell’obiettivo di 12 GW di nuovi impianti FER inserito in legge mira a incrementare l’autonomia di produzione in modo sostenibile garantendo sicurezza e competitività, favorendo la stabilità del prezzo zonale dell’energia. La mappatura ha consentito di definire, per ogni tipologia di area, il potenziale di sviluppo FER applicando una percentuale di effettiva realizzabilità degli impianti nelle diverse categorie di superfici.
Di seguito la distribuzione della potenza in GW da installare entro il 31 dicembre 2030 per ciascuna provincia: Bergamo 1,24; Brescia 1,89; Como 0,55; Cremona 1,44; Lecco 0,34; Lodi 0,47; Mantova 1,13; Monza e Brianza 0,62; Milano 1,63; Pavia 1,70; Sondrio 0,16; Varese 0,81.
Tale ripartizione, oltre a rappresentare l’obiettivo di realizzazione di nuovi impianti, fissa un limite massimo oltre il quale non sarà più possibile realizzare nuovi impianti. A fronte del raggiungimento dell’obiettivo di 12 GW si stimano investimenti sul territorio lombardo di circa 11-12 miliardi di euro e compensazioni territoriali che Regione Lombardia definirà a breve in attuazione delle modifiche normative che si stanno finalizzando in recepimento del testo unico FER.
Il testo di legge approvato dalla Giunta è frutto di un lungo e proficuo lavoro fatto di confronti e approfondimenti condotti dagli uffici dei vari assessorati coinvolti (Enti locali, Agricoltura, Territorio, Ambiente e Sviluppo economico) che ha permesso di trovare un equilibrio al fine di favorire una transizione energetica sostenibile, tutelando al contempo il suolo agricolo e rispondendo alle crescenti esigenze energetiche del territorio.