Negli ultimi sessant’anni la montagna è stata ritenuta un luogo marginale, una zona svantaggiata da cui allontanarsi per trovare più floride posizioni ed economie in pianura ed in città. Al contempo, le aree montane sono rimaste per i cittadini luoghi da sfruttare stagionalmente, in occasione delle ferie invernali o estive o nel migliore dei casi per praticarvi qualche sport. Tuttavia, i giovani sono sempre più al centro di un processo di rivitalizzazione e ripopolamento delle montagne anche in ottica imprenditoriale.
Per questo motivo, CRC Ge.S.Di.Mont. – Centro di Ricerca Coordinato per lo Sviluppo delle Aree Montane attivo presso UNIMONT - polo d'eccellenza per la montagna dell'Università Statale di Milano – in collaborazione con Regione Lombardia – Assessorato Enti Locali, Montagna, Piccoli Comuni ha condotto uno studio sui giovani imprenditori e innovatori nelle montagne. L’indagine ha analizzato le imprese situate nei Comuni “montani” di 7 province lombarde (Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Pavia, Sondrio, Varese) classificati sia per “grado di montanità” che per “fasce altimetriche” (utilizzate nel settore agricolo); con un team di età tra i 18 e i 40 anni (soglia più alta - indicata dalla normativa EU per i finanziamenti in ambito agricolo) e la presenza di almeno un giovane negli organi di gestione aziendali.
Scopo dello studio è quello di restituire la situazione attuale delle imprese condotte da giovani imprenditori nei territori montani, al fine di favorirne lo sviluppo futuro attraverso l’elaborazione di indicazioni per i policy maker e la promozione del dialogo “orizzontale” tra imprenditori e innovatori di montagna, permettendo loro di orientarsi verso modelli e strategie di successo.
La situazione emersa
Nell’ambito dello studio sono stati intervistati gli imprenditori di 56 imprese distribuite nelle 7 province di interesse (8 per provincia) - Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Pavia, Sondrio, Varese. Le imprese costituiscono un campione rappresentativo dei settori:
agricolo (19), commercio e artigianato (13) turismo (11), tecnologico (18), creativo (5), industriale (5). Alcune imprese operano in più di un settore.
Delle 56 aziende, 21 contano la presenza di giovani imprenditrici e 4 di imprenditori stranieri.
Nelle 7 province esaminate sono presenti il 39% delle imprese lombarde e di queste, il 31% si trova in Comuni montani (12% rispetto al totale delle imprese regionali). Il 10% - circa 11.200 imprese attive nei Comuni montani delle 7 province esaminate - è condotto da giovani imprenditori (3% rispetto al totale delle aziende delle province esaminate, 1% rispetto al totale regionale). Si evidenziano, per numero di aziende condotte da giovani imprenditori, le province di Brescia (10%), Bergamo (10%) e Sondrio (10%). Le imprese a conduzione giovanile nei Comuni di montagna lombardi risultano essere nel 92% dei casi microimprese con meno di 4 addetti - il 6% ne conta meno di 10.
Per il settore agricolo è stato inoltre possibile condurre un'analisi dettagliata a partire dall'intera galassia di dati delle aziende agricole lombarde, inclusi quelli relativi alle misure della Politica Agricola Comunitaria (PAC) e PSR. Il quadro emerso rivela che in montagna l’incidenza delle aziende agricole condotte da giovani è superiore rispetto alla media regionale (18,3% contro 14,6%). Circa il 50% di queste aziende è specializzata nell’allevamento, il 21% nelle coltivazioni arboree (vite e frutta) e un ulteriore 21% nei seminativi.
Conclusioni La montagna offre un numero interessante di opportunità lavorative, spazio per innovare e mercati ancora disponibili. I numeri analizzati sottolineano che la proporzione tra opportunità per le imprese e i nuovi imprenditori è simile a quella riscontrabile nelle aree urbane e di pianura.
Il concetto di innovazione per le montagne si declina nelle componenti tecnologica, sociale e ambientale. “Innovare”, insomma, significa rispondere a bisogni
concreti in modo sostenibile, nuovo e rispettoso delle persone e dell’ambiente.
In conclusione, lo studio fa emergere un profilo della montagna lombarda da un punto di vista imprenditoriale ricco, diversificato ed interessante in diversi settori (turismo, commercio e artigianato, agricoltura, tecnologia, industria). Chi decide di tornare o restare e lavorare nel settore agricolo lo fa con logiche spesso innovative da un punto di vista tecnologico e sociale, attenzione alla sostenibilità e alla biodiversità.
Per maggiori informazioni: https://www.unimontagna.it/servizi/imprese-in-montagna/