27.03.2020Alto Adige

Green Mobility: entro il 2030 regione modello nell’arco alpino

Un pacchetto di misure di Provincia, Comuni e Comunità comprensoriali per lo sviluppo della ciclomobilità in Alto Adige.

Città come Copenaghen o Amsterdam indicano la strada: lì, gran parte della mobilità quotidiana già si svolge in bicicletta. “Perché l’Alto Adige, nonostante la sua conformazione alpina, possa diventare una regione modello nell’ambito della mobilità sulle due ruote, è necessario aumentare la percentuale di spostamenti sulle due ruote dall’attuale 11% fino a oltre il 20%”, spiega l'assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider indicando la ragione alla base delle misure programmate dalla Provincia insieme agli enti partner.

Migliorare le piste ciclabili nelle città

In questa visione, infatti, Provincia, Comunità comprensoriali e Comuni si muovono all’unisono, con il coinvolgimento di STA – Strutture Trasporto Alto Adige SpA, puntando in particolare alla mobilità quotidiana. Nella pianificazione cittadina, lo sviluppo degli spostamenti sulle due ruote dovrà essere, in futuro, parte essenziale del concetto di mobilità: c’è, infatti, ancora grande potenziale negli spostamenti quotidiani in bicicletta verso il lavoro, la scuola o il negozio più vicino. Ma non solo: anche ai pendolari vanno dedicate piste ciclabili adeguate, dirette e soprattutto sicure verso i grandi agglomerati urbani. A oggi, la rete ciclabile sovracomunale altoatesina misura circa 480 km: circa 180 di questi sono i cosiddetti percorsi quotidiani, mentre i rimanenti 300 sono percorsi turistici e per il tempo libero. Entro il 2030, si punta ad aumentare a oltre 200 chilometri i tracciati di uso quotidiano, ed è prevista anche la realizzazione di 50 km di percorsi ciclabili veloci, sempre con focus sui percorsi dei pendolari. Secondo gli esperti, infatti, le piste ciclabili per distanze fino a 15 chilometri sono una valida alternativa alle automobili: nell'ambito di 4 progetti pilota negli agglomerati urbani di Merano, Bolzano, Bressanone e Brunico, è quindi prevista la costruzione di tratti ciclabili rapidi e la valorizzazione delle piste ciclabili esistenti per un accesso veloce, diretto e sicuro ai centri storici

La partecipazione della cittadinanza

Nell’attuazione concreta delle misure, si farà grande affidamento su desideri e proposte di miglioramento di cittadine e cittadini: è questo il modo migliore per capire dove c’è necessità di nuove piste ciclabili e ulteriori collegamenti. La partecipazione sarà allargata anche altri stakeholders, in modo da diffondere l’entusiasmo per le piste ciclabili anche a nuove categorie. Perché, come confermano gli esperti, per un utilizzo quotidiano non basta un’infrastruttura adeguata: ci vuole anche un cambiamento culturale.

http://www.provincia.bz.it/news/it/news.asp?news_action=4&news_article_id=633013

Ulteriori contributi