27.01.2022San Gallo

Dare spazio ai corsi d‘acqua

La Confederazione con la modifica della legge del 2011 in materia di protezione delle acque ha incaricato i cantoni di definire lo spazio riservato alle acque entro la fine del 2018.

Un lavoro oneroso, motivo per cui la scadenza è stata prolungata fino al 2027.

Con “spazio riservato alle acque” si intende la distanza tra edifici/impianti e laghi, ruscelli e fiumi. L’obiettivo della nuova legislazione: dare più spazio alle acque. Questo affinché possano adempiere alle loro funzioni naturali, come il trasporto di acqua, detriti e legno, oppure la costruzione di habitat, e d’altra parte garantire la protezione dalle piene e l’utilizzo dei corsi d’acqua.

Compito ambizioso

L‘implementazione di questo obiettivo risulta difficile e onerosa, sostiene Cornelia Sutter del Dipartimento di pianificazione territoriale. «Nel Canton San Gallo ci sono numerosi corsi d’acqua. Per ciascuno di essi bisogna considerare le varie specificità – nelle aree ad alta densità di urbanizzazione per esempio lo spazio dedicato ai corsi d’acqua può essere ridotto, in alcuni tratti serve più spazio per la protezione dalle piene».

Gran parte di questo onere ricade sui comuni, che devono definire lo spazio dedicato alle acque in un piano di utilizzo straordinario. In una prima fase, il cantone richiede che siano definiti gli spazi dedicati alle acque per quei progetti che riguardano le opere idriche, come per esempio i progetti nell‘ambito della protezione dalle piene. Il resto degli spazi dedicati alle acque devono essere stabiliti entro il 2027.

Procedura collaudata grazie alla guida pratica

«All‘inizio dovevamo ricordare attivamente ai comuni di definire gli spazi dedicati alle acque. Adesso la procedura è collaudata», afferma Cornelia Sutter descrivendo la situazione attuale. Questo anche grazie all‘aiuto di una guida pratica, che l‘Ufficio per lo sviluppo territoriale (AREG) ha pubblicato e aggiornato nel 2021 con il supporto dell’Ufficio per le acque e l’energia (AWE) e dell’Ufficio per la caccia e la pesca (ANJF). Nelle 52 pagine viene per esempio illustrato come si definisce la larghezza dello spazio riservato alle acque e quali sono le aspettative del cantone nei confronti dei comuni. Una guida operativa quindi è disponibile, ma il lavoro per i comuni rimane.

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