19.02.2020Baviera

Le Alpi come sistema di allarme preventivo – i risultati della ricerca hanno un impatto globale

Gli attuali risultati della ricerca lo evidenziano: anche alle grandi altitudini alpine si rileva la presenza di sostanze nocive che tramite l’atmosfera vengono dispersea livello globale.

Per monitorare la presenza di sostanze organiche nelle Alpi, la Baviera e l’Austria da 15 anni effettuano un monitoraggio transfrontaliero. Il Ministro dell’ambiente Thorsten Glauber ha sottolineato oggi nel corso della presentazione dei risultati a Monaco che "le Alpi sono il nostro sistema di allarme preventivo per le sostanze nocive globali. Le misurazioni transfrontaliere sulla Zugspitze e negli Alti Tauri mostrano quali sostanze si sprigionano nell’aria e si arricchiscono nelle Alpi. In questo modo possiamo riconoscere per tempo quali sono le sostanze che determinano la necessità di agire. I dati raccolti sono di rilevanza globale. Insieme all’Austria mettiamo i nostri risultati a disposizione della ricerca a livello europeo e internazionale. Il nostro obiettivo è la riduzione a livello mondiale di sostanze chimiche che si possono arricchire nei nostri ecosistemi. In questo modo proteggiamo le persone e la natura." I dati raccolti con il monitoraggio ambientale di più di 100 sostanze nocive in alta montagna alle latitudini centrali non hanno eguali a livello mondiale.

Le misurazioni mettono in evidenza che le temperature più fredde delle Alpi agiscono come una trappola per le sostanze nocive disperse nell’aria: anche i territori alpini più sperduti rilevano la presenza di sostanze chimiche. Questo deriva dagli effetti di condensazione dovuti alle particolari altitudini delle Alpi. L’origine è l’uso di sostanze chimiche a livello mondiale come per es. insetticidi, preservanti del legno o agenti ignifughi.Finora le concentrazioni misurate per la maggior parte sono classificate come basse. Il monitoraggio ambientale serve quindi come sistema di allarme preventivo. Non appena le misurazioni evidenziano che c’è un arricchimento di sostanze nelle Alpi, possono essere adottate delle contromisure in modo tempestivo. I risultati delle misurazioni pluriennali rappresentano un’importante base per la messa a punto di normative in materia di chimica, come per es. il regolamento europeo REACH, la Convenzione internazionale di Stoccolma e la Direttiva quadro europea sulle acque. Per una serie di sostanze regolamentate dalla convenzione di Stoccolma si nota già un calo delle concentrazioni nell’aria, tra cui anche i pesticidi organoclorurati come il DDT e il lindano. Le concentrazioni nell’aria misurate dell’insetticida Endosulfano dopo il divieto nell’Unione Europea e nella Convenzione di Stoccolma sono calate addirittura del 96 percento negli ultimi 15 anni.

Le misurazioni vengono effettuate dal 2005,nell’ambito di diversi progetti, presso la stazione di ricerca ambientale di Schneefernerhaus sulla Zugspitze e presso l’osservatorio Sonnblick negli Alti Tauri. Il progetto attuale "PureAlps" sulla Zugspitze ultimamente si è concentrato su pesticidi organoclorurati, diossine e agenti ignifughi alogenati, prendendo anche in considerazione sostanze nuove come sostitutivi di agenti chimici già vietati a livello europeo. Nel progetto di recente avviamento OPTIMON le misurazioni vengono portate avanti. Un altro progetto osserva attualmente gli effetti delle sostanze nocive chimiche sugli insetti selvatici nelle Alpi. Dal 2005 il Ministero dell’Ambiente finanzia con quasi due milioni di Euro progetti di monitoraggio simili nell’arco alpino.

Il governo statale lavora per proteggere uomini e natura anche tramite altre iniziative politiche, al fine di ridurre l’arricchimento di sostanze chimiche nei nostri ecosistemi. Nell’ambito del referendum Plus è stato raggiunto un obiettivo importante: in futuro sui terreni coltivati dalla Baviera l’uso di diserbanti totali sarà vietato. Questo vale anche per le superfici utilizzate in modo estensivo nelle aree naturali, i paesaggi e i biotopi protetti per legge – e a partire dal 2022 anche per aree a prato stabile sfruttate dall’agricoltura. Inoltre il governo nel Bundesrat è riuscito a ottenere la riduzione dell’uso di pesticidi, diserbanti e insetticidi nei giardini privati.

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