Agricoltura e foreste

La salvaguardia dell'agricoltura e la vivibilità delle zone periferiche sono di enorme importanza.

La salvaguardia dell'agricoltura e la vivibilità delle zone periferiche sono di enorme importanza. Lo stesso vale per la silvicoltura che, con la tutela di un patrimonio boschivo sufficientemente sano e funzionale, contribuisce notevolmente alla difesa degli insediamenti da pericoli naturali. Gli svantaggi dell'attività agricola nelle zone montane richiedono l'adozione di una politica agraria differenziata, che tenga anche conto delle altre prestazioni dell'agricoltura di montagna, come la cura del paesaggio.

Obiettivi e provvedimenti nel settore Agricoltura e foreste

  • Agricoltura e silvicoltura sane ed efficienti, che producono nel rispetto della situazione locale ed in modo sostenibile ed ecocompatibile, devono essere salvaguardate e sostenute su tutto il territorio per conservare il paesaggio antropico anche nel futuro. Una politica mirata per gli agricoltori di montagna deve garantirne l'esistenza nel mercato comune europeo e sostenere le ristrutturazioni necessarie per la produzione e la commercializzazione dei prodotti.
  • Devono essere equamente ricompensate le prestazioni svolte dal settore agricolo per la comunità, come la cura del paesaggio e l'agricoltura estensiva in aree molto disagiate. Lo stesso vale per la silvicoltura, che garantisce le funzioni di protezione, benessere, ricreazione e tutela della natura prodotte dal bosco.
  • La coltivazione ecologica dovrebbe essere potenziata e promossa.
  • Istituzioni di tipo cooperativo per la lavorazione e la distribuzione dei prodotti regionali e le imprese necessarie a tale scopo dovrebbero essere create e incentivate.
  • La collaborazione tra piccole e medie imprese dovrebbe essere favorita anche creando istituzioni a servizio delle imprese e, dove è opportuno, cooperative per l'utilizzo di macchinari agricoli.  
  • Per creare nuove fonti di reddito dovrebbe essere intensificata la collaborazione con il settore turistico. Le combinazioni di varie fonti di reddito dovrebbero essere ampliate e facilitate con nuovi modelli di lavoro part-time.
  • I terreni agricoli fertili e sufficientemente redditizi dovrebbero essere protetti, sempre tenendo conto dello sviluppo degli insediamenti.
  • L'alpeggio deve essere incentivato soprattutto dove è necessario per motivi ecologici. La cura del paesaggio deve essere equamente compensata e devono essere organizzate delle strutture per la distrbuzione dei prodotti dell´alpeggio.
  • Le competenze regionali e nazionali per promuovere l'agricoltura alpina e per compensare gli svantaggi naturali permanenti devono essere ampliate nell´ambito della Politica agricola comune nell'Unione Europea. In particolare, il rigido sistema delle quote latte dell'Unione Europea dovrebbe essere attenuato per l'area alpina.
  • Gli insediamenti periferici dovrebbero essere conservati nella loro funzionalità, garantendo l'infrastruttura, l'istruzione ed i servizi necessari, migliorando la situazione abitativa dei contadini di montagna e salvaguardando e creando posti di lavoro non agricoli in settori appropriati e ad una distanza accettabile dalla residenza.
  • Vista l'enorme importanza del bosco per gli insediamenti di montagna, la salvaguardia duratura delle funzioni del bosco in quest'area ecologicamente fragile deve essere garantita.
  • Risanamenti dei boschi ripariali e rimboschimenti ad alta quota dovrebbero essere intensificati e promossi, la regolazione dei torrenti e le opere di protezione antivalanghe dovrebbero essere effettuate in modo mirato, realizzando possibilmente la regolazione ingegneristica-biologica.
  • La silvicoltura e la caccia devono rispettare i requisiti particolari dell'ecosistema boschivo, le specie animali minacciate vanno tutelate e la selvaggina deve essere contenuta entro i limiti accettabili per il bosco. Occorre perseguire la separazione tra bosco e pascolo.
  • Per ridurre i danni causati ai boschi da sostanze nocive, devono essere adottati dei provvedimenti non solo all'interno dell'area alpina ma nell'intero territorio dell'ARGE ALP. Anche gli Organismi europei dovrebbero essere invitati a promuovere la riduzione delle emissioni del traffico a lunga distanza.
  • In vista delle nuove sfide la possibilità di formazione e di aggiornamento professionale nell'agricoltura e nella silvicoltura dovrebbero essere sviluppate ulteriormente.