19.01.2024Tirolo

Il progetto di scambio pedagogico tra Tirolo e Trentino compie 20 anni

Focus sullo scambio interculturale e linguistico

20 anni fa, il Tirolo e il Trentino hanno dato vita a un progetto di scambio il cui obiettivo era che gli insegnanti delle scuole dell'obbligo del Tirolo e del Trentino potessero confrontarsi e collaborare più strettamente a livello transfrontaliero. Il progetto non soltanto promuove la conoscenza delle lingue straniere, ma agevola anche lo scambio di informazioni in materia di pedagogia, didattica e metodologia. E si è rivelato un successo - da allora hanno già partecipato 500 insegnanti, molti dei quali diverse volte, di tutti i tipi di scuola dell'obbligo. Questa settimana, in occasione del 20° anniversario del programma, si è svolto presso l'Istituto Tirolese di Scienze dell'Educazione (TBI) di Grillhof un incontro congiunto tra 30 insegnanti provenienti da Tirolo e del Trentino, nonché della Direzione per l’Istruzione del Tirolo e dell'Ufficio Programmazione e Organizzazione dell'istruzione in Trentino.

L'istruzione a livello transfrontaliero

Il progetto di scambio mira ad ampliare gli orizzonti di insegnanti e studenti, facendo conoscere i metodi di insegnamento su entrambi i versanti del Brennero. Lo stesso vale per lo scambio interculturale, che deriva dalla conoscenza reciproca di usi e costumi. I temi dell'anno scolastico passato e di quello in corso dimostrano quanto sia ampia la gamma di argomenti trattati, spaziando da "Fiabe e leggende" a "Organizzazioni di pronto intervento".

Il progetto di scambio Tirolo-Trentino

Nell'anno scolastico 2001/2002, la collaborazione è stata avviata dall'allora Assessorato all'Istruzione del Land Tirolo e dalla Direzione scolastica regionale del Tirolo. Come base giuridica è stato creato un "protocollo" - una sorta di trattato internazionale - tra il Land Tirolo e la Provincia Autonoma di Trento. Possono partecipare al programma di scambio tutti i docenti che lavorano nella scuola dell'obbligo (scuola elementare, scuola media, scuola tecnica e scuola speciale generale) e che hanno una conoscenza di base della lingua italiana.

Ulteriori contributi