Il Canton San Gallo vuole essere il primo cantone a effettuare test pilota di raccolta di firme elettronica (e-collecting) a partire dal 2026.
La commissione consultiva accoglie con favore la possibilità in futuro di poter firmare referendum e iniziative in modo sicuro e da remoto e perciò propone che il Gran Consiglio cantonale voti a favore. Poiché la raccolta di firme per referendum e iniziative concerne un diritto politico fondamentale, occorre rafforzare i poteri di controllo del Parlamento.
Nella sessione di novembre 2018, il Gran Consiglio cantonale ha approvato la mozione 42.18.14 "Introduzione della raccolta elettronica nel Canton San Gallo". Questa mozione sarà attuata con il IX emendamento alla legge sui referendum e le iniziative. L'e-collecting è la raccolta di firme elettroniche a sostegno di iniziative e referendum. Si tratta di una procedura che semplifica la raccolta delle firme ed evita falsificazioni e firme multiple, perché le firme vengono confrontate automaticamente con il registro elettorale. Ciò significa anche un minore onere per i comuni, che devono certificare un minor numero di firme autografe.
La commissione consultiva ha discusso il progetto di legge sotto la guida del Presidente della commissione, Philipp Egger (Jonschwil). La commissione appoggia la proposta del governo di introdurre la raccolta elettronica delle firme nell'ambito di test pilota con una soluzione a quote fisse. In questo modo si potranno acquisire preziose esperienze e, se necessario, apportare modifiche in un secondo momento. Inizialmente si tratta di utilizzare la raccolta elettronica per al massimo il 50% delle firme valide richieste per una petizione. Tuttavia, il governo ha la facoltà di incrementare questa percentuale fino al 75% tramite un'ordinanza.
Si tratta di un diritto fondamentale - garantire il controllo parlamentare
La commissione accoglie con favore la possibilità di utilizzare questo sistema elettronico per semplificare il processo di raccolta delle firme e incoraggiare nuovi gruppi di popolazione a partecipare alla vita politica. Al contempo però riconosce che la raccolta di firme per iniziative e referendum è un diritto politico costituzionalmente protetto. La procedura elettronica scelta per i test pilota deve quindi essere di facile utilizzo, soddisfare i requisiti di sicurezza per identificare in modo inequivocabile la persona che firma e rispettare le norme sulla protezione dei dati e sulla segretezza del voto.
La commissione ritiene inoltre che il controllo parlamentare sui test pilota sia indispensabile e che quindi il Consiglio di Stato debba avere la possibilità di sospendere nuovamente la presentazione di firme in formato elettronico. Oltre a ciò, il Governo deve essere invitato a presentare al Gran Consiglio cantonale una relazione, un messaggio e una bozza per portare avanti le disposizioni sulla raccolta elettronica entro sette anni dall'inizio dell'esecuzione del IX emendamento alla legge sul referendum e sull'iniziativa (sGS 125.1; abbreviata con “RIG”). In particolare, il Governo deve esaminare le possibili conseguenze costituzionali nonché la possibilità di abrogare tali disposizioni.
Il Gran Consiglio cantonale discuterà il progetto di legge in prima lettura nella prossima sessione estiva e probabilmente in seconda lettura nella sessione autunnale del 2025. Il messaggio e la bozza del Governo nonché le proposte della commissione consultiva sono disponibili sul sito web del Gran Consiglio cantonale e nel sistema informativo del Consiglio con il numero di dossier 22.25.01.