Economia e politica regionale

In linea di principio gli obiettivi per lo sviluppo economico sono simili a quelli definiti per l'area extraalpina, e ciò soprattutto nei centri economicamente forti delle valli principali.

In linea di principio gli obiettivi per lo sviluppo economico sono simili a quelli definiti per l'area extraalpina, e ciò soprattutto nei centri economicamente forti delle valli principali. La loro importanza cambia però in parte per il territorio alpino. Gli stretti legami tra economia alpina ed extraalpina devono essere considerati e rafforzati. Inoltre è necessario che la competitività delle aree economiche alpine nei confronti di quelle extraalpine venga salvaguardata e potenziata.
Obiettivi e provvedimenti per il settore Economia e politica regionale

  • Per lo sviluppo sostenibile dello spazio vitale, dell´economia e della natura delle Alpi, l´Unione Europea deve definire uno specifico obiettivo da promuovere.
  • Nell'ambito dello sviluppo economico, l'idoneità delle imprese dal punto di vista della localizzazione e del rispetto ecologico dovrebbe essere rispettata, i metodi produttivi ecocompatibili dovrebbero essere promossi.
  • Le questioni riguardanti il mercato del lavoro devono essere oggetto di maggior intesa e collaborazione. L´obiettivo è la massima apertura possibile del mercato del lavoro pur nel rispetto delle competenze delle regioni e in base ai principi di reciprocità e di equità.
  • Provvedimenti economico-politici devono prendere in considerazione le conseguenze sociali e sociopolitiche soprattutto per le famiglie, le donne ed i giovani.
  • Nelle zone turistiche la base economica dovrebbe essere allargata creando imprese e posti di lavoro industriali e commerciali compatibili con l'ambiente per equilibrare le "monoculture turistiche".
  • La competitività delle piccole e medie imprese dovrebbe essere rafforzata mediante forme di cooperazione e istituzioni per il transfert conoscitivo e tecnologico, nonchè attraverso un migliore accesso al capitale di rischio.
  • Nelle zone periferiche ed economicamente più deboli l'esodo deve essere limitato soprattutto con incentivi all'avvio di nuove iniziative (ad esempio con la creazione di centri di innovazione regionali o di imprese modello).
  • Nell´area alpina vanno create le necessarie strutture di telecomunicazione, analogamente agli sviluppi nei grandi agglomerati, per collegare meglio l'economia dell'area alpina con quella internazionale, offrire posti di lavoro nel luogo di residenza e migliorare le possibilità di aggiornamento professionale.
  • Di particolare importanza è la salvaguardia e l'integrazione di una rete equilibrata di strutture atte a garantire l'approvvigionamento della popolazione con beni e servizi di prima necessità.
  • Lo sviluppo regionale autonomo nelle zone periferiche dovrebbe essere incentivato con la creazione di managements regionali in loco. In questo contesto la vendita di prodotti agricoli e artigianali tipici della regione è di particolare importanza.
  • La diversificazione dell'economia, la promozione di nuove combinazioni di reddito con l'agricoltura e la creazione di posti di lavoro part time in zone periferiche dovrebbero facilitare e migliorare la collaborazione tra l'agricoltura, la silvicoltura e gli altri settori economici.
  • Dovrebbe essere garantita la possibilità di formazione e di aggiornamento professionale anche in zone periferiche e a distanze accettabili dalla residenza. Nell'ambito della formazione professionale dovrebbero essere promosse offerte decentrate e possibili combinazioni intersettoriali in campo artigianale, turistico, agricolo e silvicolturale.