27.03.2020Alto Adige

La Provincia di Bolzano mette a disposizione il know-how sull’Autonomia

Il modello di Autonomia altoatesino riscuote l’interesse internazionale: un centro di competenza presso l’Eurac sosterrà questa funzione promuovendo la trasmissione di conoscenze a reti internazionali.

All’inizio di quest’anno, la Giunta provinciale ha deciso di istituire presso l’Eurac un proprio Centro per l’Autonomia altoatesina, ai fini della comunicazione e dello studio della tutela delle minoranze, del sistema dell’autonomia e del “modello Alto Adige”, finanziandolo con 150.000 € l’anno. “L’Autonomia dell’Alto Adige”, così presidente della Provincia Arno Kompatscher motiva l’istituzione del centro, “rappresenta un modello di riferimento nel campo della tutela e dei diritti delle minoranze".

Condividere la propria esperienza storica

In provincia, il valore di questo tema è stato riconosciuto già da tempo: da decenni, innumerevoli istituzioni scientifiche e politiche, tra cui la stessa pubblica amministrazione, e diversi soggetti privati si confrontano con il tema dell’Autonomia e della tutela delle minoranze. Ed ecco che già 25 anni fa sono nati presso l’Eurac l’Istituto di studi federali comparati e l’Istituto per i diritti delle minoranze, che si dedicano alla ricerca scientifica negli ambiti della tutela delle minoranze, della molteplicità culturale, dell’autonomia altoatesina e di quella della Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol. "Le esperienze maturate in Alto Adige ed il know-how ad esse collegato potranno ora essere utilizzati a favore di altre minoranze, nei loro sforzi per l’acquisizione dell’autonomia e la tutela della loro identità", si augura il presidente della Provincia.

Che l’interesse sia diffuso lo dimostrano le innumerevoli delegazioni politiche e scientifiche che regolarmente arrivano in Alto Adige per conoscere da vicino la situazione delle minoranze e l’autonomia locale. Anche la regolare collaborazione di istituzioni altoatesine con importanti organizzazioni internazionali – tra cui l’Organizzazione per la Sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e il Consiglio d’Europa – e con i Governi di numerosi Paesi evidenzia l’importanza di “soluzioni pacifiche delle questioni riguardanti le minoranze”.

Proprio raccogliere e mettere in rete conoscenze ed esperienze in quest’ambito, offrire una sede di riferimento per le attività riguardanti il modello altoatesino e rafforzare il ruolo dell’Alto Adige come centro di competenza riconosciuto a livello internazionale sui temi dell’autonomia, delle minoranze e della soluzione dei conflitti sono gli scopi dell’istituzione del Centro per l’Autonomia altoatesina. Ci si augura di dare così spazio a un nuovo potenziale per lo sviluppo scientifico e sociale della provincia.

http://www.provincia.bz.it/news/it/news.asp?news_action=4&news_article_id=634780

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