28.05.2021Salisburgo

Prezzi stabili per i bovini d‘allevamento alle di Maishofen

Grande richiesta e scarsa offerta / si cercano soprattutto le mucche da latte biologico

(LK) 168 bovini da allevamento sono stati portati a vendere in occasione della quinta e della sesta asta di questa primavera a Maishofen. “Tutti collaborano, e per questo con disciplina e con ragionevolezza anche durante la pandemia si possono tenere le aste di animali da allevamento nel rispetto di severe misure di sicurezza. Per gli agricoltori si tratta di una base importante per ottenere buoni ricavi”, sottolinea l’Assessore all’agricoltura Josef Schwaiger.

“La domanda è molto forte, a fronte di una scarsa offerta di bovini da allevamento. Così i venditori possono sperare di ottenere buoni prezzi per i loro esemplari più preziosi. Nell’allevamento bovino ogni euro conta, per questo i ricavi ottenuti oggi mi rendono fiducioso”, ha detto l’Assessore Josef Schwaiger. Più della metà dei bovini messi in vendita ha ottenuto un prezzo di 2.000 Euro o più, durante l’ultima asta sono stati più del 70 percento dei bovini a essere venduti a questo prezzo. La maggiore domanda riguarda soprattutto le vacche da latte biologico, qui non si è riusciti di gran lunga a coprire la domanda.

L‘offerta continua a essere troppo scarsa

Sono già cinque le aste che si sono tenute quest‘anno. Durante l‘appuntamento di ieri sono stati offerti in vendita complessivamente 168 bovini da allevamento di diverse razze: pezzata (88), Pinzgau (18), Holstein (18), razza bruna (2) e 42 vitelli da allevamento. Prima dell‘inizio della pandemia la media di bovini per ogni asta era di 300 esemplari. “Quest’anno non si è ancora arrivati a questa quantità, e questo spiega l’andamento dei prezzi. Sono però fiducioso che anche per quanto riguarda gli allevatori di bovini la situazione nei prossimi mesi continuerà a normalizzarsi”, ha affermato Schwaiger.

Vendita nel rispetto di severe misure di sicurezza

In occasione della asta di Maishofen sia i venditori che i compratori hanno rispettato tutte le misure di sicurezza e le distanze minime con grande disciplina. Inoltre, soltanto i compratori avevano accesso al capannone dove si è svolta l‘asta. Diversamente da quanto accadeva prima del Coronavirus, l‘intera area era inaccessibile ai visitatori.

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