07.03.2022Tirolo

Implementazione sostenibile dello snodo alpino transfrontaliero Terra Raetica

Il progetto “Collegamenti ferroviari Terra Raetica” collega Landeck, Mals, Bormio e Scuol e quindi il triangolo geografico Austria, Italia e Svizzera.

L’intenzione di supportare questo progetto i paesi firmatari l’hanno espressa già nell’autunno 2020 con la firma di una dichiarazione di intenti condivisa. Per definire ulteriori punti chiave dello snodo ferroviario alpino il Presidente del Tirolo Günther Platter e la Vicepresidente Ingrid Felipe hanno incontrato i loro omologhi e altri rappresentanti delle regioni a Scuol (Grigioni, Svizzera).

Lungo quelli che saranno i futuri tracciati della Terra Raetica vengono commissionati nell’ottica della sostenibilità e della redditività per gli anni prossimi degli studi geologici e idrogeologici nonché studi di fattibilità che riguardano possibili concreti tracciamenti nelle aree di Scuol (Grigioni) – Malles (Alto Adige), Landeck (Tirolo) – Scuol, Landeck-Malles, Garmisch-Partenkirchen con il passo di Fern (Tirolo, Baviera) – Silz (Tirolo) e la tratta Tirano (Lombardia) – Bormio (Lombardia).

Questa decisione si basa sui risultati presentati oggi dal gruppo di lavoro ad hoc. Una relazione approfondita del gruppo di lavoro sarà pronta alla fine del 2023. “Questi risultati dei gruppi di lavoro mettono in evidenza oggi ancora una volta le dimensioni transalpine, le possibilità di una vasta interconnessione delle infrastrutture ferroviarie e quindi soprattutto le opportunità di questa visione del futuro. Chi vuole operare in modo sostenibile e innovativo ha bisogno di idee ambiziose. Il progetto ferroviario nella “Terra Raetica” è proprio uno di questi progetti coraggiosi che puntano a migliorare la mobilità della popolazione in tutti e tre i paesi. Adesso sarà fondamentale verificare attentamente la fattibilità pratica”, ha affermato il Presidente Platter, che attualmente esercita anche la presidenza di Arge Alp.

Nell’elaborazione della relazione tecnica una particolare attenzione si è posta sulla dimensione europea. Come è stato sottolineato nell’ambito della presentazione odierna, dei collegamenti ferroviari continui nel triangolo retico possono unire le tratte Basilea-Zurigo-Venezia e Monaco-Milano, così come anche i collegamenti al corridoio ferroviario scandinavo-mediterraneo e Reno-Alpi. “Proprio nell‘arco alpino, in quanto territorio sensibile, il trasferimento dei trasporti ha la maggiore priorità. Qualsiasi miglioramento della mobilità transfrontaliera apre delle opportunità per i cittadini, ma anche per il settore economico e turistico. Attendo con ansia i prossimi passi verso la forma più sostenibile di mobilità nello snodo alpino” ha detto la Vicepresidente Ingrid Felipe.

La Terra Raetica

Per la Terra Raetica si aspira a creare uno snodo ferroviario alpino appetibile collegato alla rete ferroviaria internazionale, il cui scopo è la riduzione del traffico transalpino e quindi anche dell’impatto ambientale, il che a sua volta porta vantaggi in termini turistici. Già il 9 settembre 2020 i rappresentanti politici di questi paesi si sono incontrati a Curon Venosta sul Lago di Resia sottoscrivendo una dichiarazione di intenti per lo sviluppo strategico del collegamento ferroviario nel triangolo retico: sotto la presidenza dell’Alto Adige è stato creato un gruppo di lavoro composto da tecnici provenienti da tutte e quattro le regioni. Il compito di questa collaborazione era analizzare la rappresentazione dei progetti elaborati finora nell’area transfrontaliera del “triangolo retico” tra Tirolo, Alto Adige, Grigioni e Lombardia e contemporaneamente definire una roadmap con obiettivi ben delineati sulla base della quale prendere decisioni a livello politico.

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