20.09.2021Alto Adige

Trent’anni fa la scoperta della mummia Ötzi

Oltre 5,5 milioni di visite al museo che la ospita, oltre 800 ricercatori impegnati nello studio dei suoi segreti: il fascino della mummia del Similaum trovata 30 anni fa è sempre più vivo

Il 19 settembre 1991, una mummia glaciale venne ritrovata sul Tisenjoch nelle Alpi dell'Ötztal, ad un'altitudine di 3.210 metri sul livello del mare. Oggi la mummia - nel frattempo conservata a Bolzano al Museo Archeologico dell’Alto Adige - è conosciuta in tutto il mondo come Ötzi, o anche con le denominazioni di uomo dell'Hauslabjoch, l'uomo venuto dal ghiaccio o, più comunemente, la mummia del Similaun. "Ötzi è un patrimonio unico, per l'Alto Adige, per l'Europa, per il mondo" sottolinea il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher. La Provincia è orgogliosa di essere la patria di questo tesoro inestimabile, ma è anche consapevole della responsabilità che questo comporta, dice il presidente.

La più antica mummia umida del mondo

Fu per caso che la coppia di escursionisti di Norimberga, i coniugi Simon, scoprirono la mummia semisepolta dal ghiaccio. Quattro giorni dopo il corpo venne recuperato, insieme a diversi altri reperti. Il patologo forense di Innsbruck Rainer Henn organizzò il trasporto della mummia all'Istituto di Anatomia dell'Università di Innsbruck, dove iniziarono gli studi sul reperto. La datazione al radiocarbonio determinò l'epoca della morte tra il 3350 e il 3120 avanti Cristo: si era di fronte dunque alla più antica mummia umana umida del mondo.

Quasi 900 ricercatori interessati alla mummia

Negli ultimi 30 anni, circa 880 ricercatori di diverse discipline scientifiche hanno cercato di far luce sulla storia della mummia glaciale. Oltre al Museo Archeologico dell'Alto Adige che lo ospita, l'Istituto per la ricerca sulle mummie dell'Accademia Europea è diventato un centro di eccellenza internazionale per la ricerca sulle mummie.

Oltre 5,5 milioni di visitatori

Dopo essere stati inizialmente studiati presso l'Università di Innsbruck, nel 1998 la mummia del ghiacciaio è stata portata a Bolzano dove da allora è stata visitata da oltre 5,5 milioni di persone Museo Archeologico dell'Alto Adige. Qui la mummia è tenuta in una cella frigorifera apposita, in cui le condizioni del ghiacciaio sono create artificialmente. A fronte di questo successo di pubblico clamoroso, il presidente Kompatscher conferma la volontà dell’esecutivo provinciale per una nuova, più adeguata sistemazione. In questo contesto, Kompatscher fa anche riferimento all'importanza della mummia per la comunicazione della preistoria: Ötzi è diventato un marcatore temporale conosciuto in tutto il mondo. Il 30° anniversario del ritrovamento è stato celebrato dal Museo Archeologico sui Prati del Talvera a Bolzano con un weekend d'avventura per le famiglie secondo il motto "Back to the Stone Age: Working flint - as in Ötzi's day".

Ulteriori contributi